giovedì 25 novembre 2010

Rivoluzioni per Conto Terzi

In un episodio della (bellissima) serie a fumetti "Y: l'ultimo uomo" (leggetela, ve lo impongo!!) avviene uno scontro letale fra Yorick, il protagonista, e la sorella Hero. Quest'ultima si è appena macchiata di un omicidio e il fratello le punta in faccia una pistola urlandole: "Sorella o no, hai appena passato il Rubicone, cazzo". La reazione di Hero è strepitosa: lo osserva mentre la canna della pistola è a pochi centimetri dal suo viso e gli chiede cosa sia il Rubicone e cosa voglia dire quella frase! Lui tentenna, ribadisce che si tratta di un modo di dire per indicare che lei ha passato il segno, ma Hero insiste: vuole sapere cosa sia esattamente il Rubicone. Data la scena muta e balbettante di Yorick, la ragazza confessa quanto avesse detestato l'amore incondizionato che il padre riservava al "colto" figliolo, specialmente perchè convinta che tutta questa Cultura personale, in realtà, fosse un bluff. "Ti piace ostentare quelle fesserie che impari a memoria dai libri, ma non capisci il mondo. Non come me".

Sapete perchè scrivo questo? Perchè più passa il tempo e più penso che in questo Paese esista una nutrita schiera di "Tuttologi" che ritengono di poter disquisire, sbrodolare e contestare solo in base ad una serie di nozioni imparate al volo, quasi sempre dalla stessa fonte. Si impilano una serie di convinzioni e ci si lancia in confronti dove si insulta chi sembra cozzare con il proprio credo, aggredendo in maniera tale da impedire all'interlocutore di "andare più a fondo" con qualche domanda che potrebbe creare disagio nell'arrogante aggressore. Personalmente cerco sempre di affrontare delle discussioni o dei confronti adottando l'atteggiamento più consono alla mia conoscenza del tema: meno ne so e meno mi dimostro arrogante nel timore di venire sputtanato (giustamente) da chi sia più informato di me. Evidentemente tale atteggiamento è ormai vetusto e fuori luogo.

Di recente noto la consuetudine di basarsi su specifici programmi TV di Informazione per costruirsi una "visione delle cose" e, tendenzialmente, non sarebbe una cattiva idea. Il problema è quando ci si limita a memorizzare TUTTO quello che viene detto e non lo si adotta come "Trampolino di Lancio" per le proprie opinioni...no, ciò che si è ascoltato diventa IL pensiero personale, punto e basta! Ci si esprime come i personaggi che si vedono in quel programma, se ne condividono le opinioni a scatola chiusa, non ci si interroga nemmeno un istante se ciò che è stato detto possa cozzare con le proprie convinzioni...quelle che galleggiavano in testa fino a pochi istanti prima delle ore 21.00.
Informarsi partendo dalla voce di persone competenti è cosa buona e giusta, ma non dovrebbe essere il Punto di Arrivo, bensì quello di Partenza! Si inizia ascoltando chi ne sa, si confrontano opinioni differenti ed ecco che la sensibilità, il carattere, l'ambiente in cui si vive, le proprie convinzioni politiche fanno il resto, portandovi a capire come la pensate realmente!! Non potete, al contrario, ritenervi onesti nè con voi stessi nè con gli altri se vi limitate a ripetere a pappagallo opinioni altrui. Rischiate soltanto che un giorno qualcuno vi fissi negli occhi e vi affossi con una semplice domanda, dimostrando inesorabilmente che senza quel salvagente di nozionismo non avete un'opinione personale su NULLA.

Il rischio che correte, in questo caso, è di ridurvi ad essere degli amplificatori e non dei microfoni.

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