mercoledì 6 ottobre 2010

Capita che...

...tu perda un amico a cui eri legato e che sfortunatamente la cosa ti costringa a constatare di non averglielo detto abbastanza.
...Capita che questo amico fosse discreto frequentatore di Facebook e che ora abbia un profilo in grado di sopravvivere a lui stesso, cosa oltremodo beffarda ma che può anche avere un suo perchè.
...Capita che io bazzichi il suo profilo per leggere qualche occasionale ricordo e buttare un occhio a qualche sua foto perchè, a conti fatti, di ritratti con lui ne ho ben pochi e qualche altro conoscente si senta in vena di posare qualche frase particolare o qualche ricordo. Mi fa provare la sensazione che si sia tutti lì a lasciare un messaggio su di una lapide.
...Capita che la frequenza dei visitatori sulla Lapide Virtuale inizi a scemare, a distanza di mesi dalla morte perchè...beh, perchè a conti fatti la vita dei suoi amici non si è fermata e seppure accomunati da sentimenti poco piacevoli...giocoforza...i comprimari ben presto devono diradare la loro presenza per Cause di Forza Maggiore.

...Capita che ora ci sia qualcuno che piazzi sul suddetto Profilo annunci colorati affinchè l'amico scomparso non si lasci scoraggiare dalla Mortalità Terrena e contribuisca a costruire un fienile per Farmville...

Non detesto i Social Network. Ne faccio un uso moderato e tendo a considerarli un mezzo che, come molti altri, può portare benefici se pilotato dalla materia grigia del fruitore. Eppure sono piccole, simili circostanze che me li rendono ancora più simpatici: a conti fatti rappresentano senza scusanti e in Formato più Ridotto (sul piccolo schermo del mio PC) l'inesorabile grettezza e superficialità che sempre ci ammorba e che sempre ci ammorberà.

Grazie, contadino virtuale dei miei coglioni...

2 commenti:

  1. Ci sarebbe da girarlo al contadino virtuale in questione.
    Comunque è una faccenda su cui rifletto da tempo (questi profili-lapidi).

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