lunedì 6 settembre 2010

Rassicurante Precognizione

Capita spesso a tutti noi. Siamo in compagnia di una persona che conosciamo molto bene e, all'improvviso, basandoci solo su un suo gesto specifico o una sua espressione particolare, riusciamo a prevedere cosa sta per fare! Negli ultimi tempi mi capita di farci caso sempre più spesso e la cosa mi diverte.
C'è quello che deve farti una domanda spinosa e prima esordisce con un "Ma...." (prolungando molto il suono della vocale) per poi sputare fuori l'interrogativo che lo attanaglia a velocità doppia rispetto al suo tradizionale ritmo di parola, quasi a recuperare il tempo bruciato con quella vocale esitante.
C'è quello che mette le braccia dietro la schiena e raddrizza la postura...in quell'istante sai che sta per chiederti qualcosa per il quale necessita di assumere un portamento in grado di schierarlo subito dalla parte del Giusto, per metterti alle strette e obbligarti alla risposta.
C'è quello che approfitta di un indizio scaturito dalla TV o dal giornale che tiene sotto agli occhi per fare partire qualche discussione a lungo rimandata; coglie efficacemente al balzo un commento fugace in un servizio del TG riguardo qualche questione che coinvolge anche te e ne approfitta per aggrapparvisi e intavolare una discussione per la quale non riusciva a trovare l'intro più adatta...

Tutto questo sarebbe solo uno sterile esercizio mentale se non svelasse un elemento ancora più affascinante: non solo siamo in grado, in circostanze come quelle qua sopra, di indovinare quello che sta per fare il nostro soggetto ma anche il contenuto del suo intervento. Sappiamo già cosa ci dirà, perchè il modo in cui si sta ponendo verso di noi è senza dubbio indicativo. Lo so quando i miei genitori stanno per uscirsene con un commento simpatico o con un rimbrotto e questo non per via del loro umore giornaliero ma proprio per l'atteggiamento che assumono rivolgendosi a me. Potrei intercettarli a metà della frase (anche all'inizio, a dirla tutta) e dare subito una risposta; potrei evitare innumerevoli chiacchiere sfruttando la conoscenza del loro linguaggio del corpo maturata in anni e anni ed evitare discussioni, piazzando la risposta corretta che già so!
Ma sapete cosa trovo buffo in tutto questo? Il fatto che quasi tutti noi, di fronte a un simile vantaggio psicologico...ci comportiamo come se non lo avessimo affatto! Quante volte ci siamo sorbiti discussioni infernali che già sapevamo sarebbero avvenute? Quante volte abbiamo comunque percorso tutti i passaggi canonici in questi ambiti, quasi fosse la prima occasione in cui simili argomenti venivano trattati...ma così non era?

Perchè lo facciamo? Perchè non sfruttiamo (quasi) mai l'innegabile vantaggio dovuto all'osservazione prolungata e allo stretto rapporto che ci lega all'interlocutore in questione? Forse preferiamo che le cose proseguano così come le conosciamo...forse vogliamo che quelle discussioni avvengano al solito modo proprio perchè sono familiari, quasi rassicuranti anche se dettate da arrabbiatura o sfocianti in sfuriate/litigate.
Forse il più delle volte preferiamo la tradizionale tempesta invece della sconosciuta quiete...

1 commento:

  1. Mi sembra che la PNL "programmazioni neurolinguistiche" si occupino in parte di queste cose...

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