lunedì 20 settembre 2010

Lo Zenit del Tempo Buttato



Io Odio:

le parole a vanvera, le opinioni abbozzate per mancanza di convinzione, la gente che pensa ciò che altri impongono di pensare, l'aprire gli occhi un'ora prima del suono della sveglia in una giornata che si prospetta impegnativa, non prendere la palla al volo durante una partita in qualsivoglia sport rovinando il match (anche nei giochi in cui una palla NON è contemplata), organizzarsi anche controvoglia la giornata per poi vedere sfumare il tutto per intoppi che mai avresti immaginato.

Io odio:

chi stronca le mie passioni cinematografiche. Conosco bene poche cose nella vita e non mi ritengo un'eccellenza praticamente in nulla ma di Cinema ne so un pochetto e non sopporto l'arroganza con cui qualche saputo viene a infilare dita grevi nelle mie convinzioni cinefile. Sono pronto a battagliare e a discutere con chi ci tiene davvero e sono persino disposto a cambiare opinione se l'eventuale discussione risulta davvero sincera e onesta ma se qualcuno che ammette di andare al Cinema una volta all'anno (e magari per qualche Film di Natale) mi commenta negativamente la lunghezza e la pesantezza di C'era una volta in America rischia seriamente di non vedere l'alba del domani.

Io odio:

l'ignoranza ostentata come pregio e virtù, quasi che l'accumulo di cognizioni nel cervello debba essere paragonato all'accumulo di rifiuti in un cassonetto. Detesto chi esordisce con: "Io non sono razzista, intendiamoci, ma..." e di solito fa seguire a questo incipit una salva di commenti xenofobi che spingerebbero Hitler a iscriversi a Emergency per espiare.

Inizio a provare una profonda insofferenza verso la tradizione tutta italica di adattarsi a qualsiasi mascalzonata, di vivere di fronte a soprusi di ogni tipo senza alzare mai la testa nemmeno per finta...il tutto per odiosa assuefazione, come quando si ingurgitano dosi minime di veleno ogni giorno per diventarne immuni.


Odio il fatto che questo post rischi davvero di essere "Tempo Buttato" per coloro che verranno a gettarvi un'occhiata ma non potete dire che non vi abbia avvertiti fin dal titolo del blog.

Odio soprattutto il fatto che molte persone non si ritaglino almeno cinque minuti al giorno per fare una lista come quella qui sopra e sbatterla in qualche bacheca virtuale e non. Garantisco che può essere oltremodo salutare in periodi di tensione e nervosismo.


mercoledì 8 settembre 2010

John Locke non passa da Qui...

Surfando fra i canali sono incappato nei titoli di testa di una fiction italiana della Rai. Per qualche insondabile motivo decido di restare sintonizzato e guardarne l'inizio.
Il protagonista si reca da un'amica divorziata con figlio a carico e assiste a una scenata del ragazzino. I due conoscenti iniziano a chiacchierare riguardo le problematiche della Madre Single...e qui il sottoscritto sente le gambe che cedono rumorosamente con un schiocco sordo!
Nell'arco di un lunghissimo dialogo, sostanzialmente, i due personaggi raccontano tutte le premesse per poter fruire della storia e fare decollare (si fa per dire) l'azione (si fa sempre per dire). Non ricordo con precisione il tenore del suddetto scambio di battute ma potrei presentarvene un esempio qua sotto, ispirato all'originale:

LUI: "Deve essere dura crescere un figlio da sola".
LEI: "Sì, hai ragione. Purtroppo da quando mio marito ci ha lasciati un anno fa per fuggire con quella ragazza incontrata sul lavoro le cose si sono fatte complicate".
LUI: "Non ho mai approvato il suo atteggiamento, lo sai. Scappare così, dopo venti anni di matrimonio è stato un gesto vigliacco".
LEI: "Forse è anche colpa di quell'aborto, quattro anni fa..."


...e via così, forse ho (leggermente) estremizzato ma il succo era questo.
Ora: è mai possibile che nel 2010 noi si debba ancora assistere a roba di questo tipo? Insomma, immagino che una delle regole basilari della Sceneggiatura sia proprio quella di non concentrare così tanti dettagli in un dialogo perchè lo rendi solo descrittivo; diventa un mezzo facilissimo e poco realistico (perchè Nessuno parla in questo modo!!!) per introdurre gli spettatori alla vicenda. Ma, dico io, non era più semplice mostrare la madre single litigare con il figlio ribelle e chiudere la scena con lei che volge lo sguardo verso una foto su di un comodino che la immortala con l'ex-marito e la prole? Non è di certo un espediente stra-originale ma senza dubbio permette di fornire qualche indizio a chi guarda (il padre evidentemente non fa più parte del nucleo familiare), permette di spianare la strada allo srotolarsi della vicenda che avverrà più tardi e, soprattutto, permette di evitare una valanga di monologhi tediosi e poco plausibili che rallentano il tutto e tardano a portare la storia nel vivo.
Chi mi conosce sa quanto io consideri basilare la sceneggiatura nel contesto di un film. Senza uno script dall'ossatura solida anche il migliore regista cade di culo (un esempio lampante l'ultimo, ributtante, film con Indiana Jones...pellicola di cui non citerò nemmeno l'orrido titolo!) e il prodotto risulta di brutta qualità. Ecco, a me pare che nella stragrande maggioranza delle fiction nostrane sia proprio la sceneggiatura a latitare di più. Ok, ci sono anche alcune serie che affidano i ruoli principali a cagnacci matricolati e sbracano di brutto nel polpettone proprio perchè gli pseudo-attori non conoscono le mezze misure e "recitano" solo per estremi ed esagerazioni (chi ha nominato Garko & la Arcuri? Ti ho sentito, là in fondo!!) ma molto spesso sono proprio le storie a essere scritte male, in maniera piatta e prevedibile. Sembra che non si voglia portare lo spettatore a partecipare con la sua testa, a sommare i dettagli della trama per completare il quadro generale senza che il protagonista ripeta tutto ogni 5 minuti o la regia mostri qualsiasi cosa in maniera talmente spudorata da annullare ogni tipo di intervento "attivo" da parte di chi guarda.

Mi domando se dobbiamo sempre e solo accontentarci. Non chiedo "Mad Men" "Nip/Tuck" "24" "True Blood" "Pushing Daisies"...e per l'amor del cielo non chiedo "Lost"...ma un minimo di cura? Un minimo di ambizione? Dobbiamo sempre puntare su SKY per vedere qualcosa che somigli a una serie TV ben fatta? La Tv generalista proprio non vuole? Lo so che ci sono le eccezioni (magari se ne può parlare) ma non mi si venga a dire che le più strombazzate e promosse Fiction RAI/Mediaset non siano delle cagatine, forza...Eppure io non credo che la gente voglia solo questo. Anche io faccio parte del pubblico, cazzo, e non mi accontento! Ho voglia di farmi sorprendere!!
Attendo di essere smentito ma mi piacerebbe molto poter diventare uno spettatore accanito di qualche serie italiana esattamente come lo sono di molte oltreoceano. Giuro che mi piacerebbe!

lunedì 6 settembre 2010

Rassicurante Precognizione

Capita spesso a tutti noi. Siamo in compagnia di una persona che conosciamo molto bene e, all'improvviso, basandoci solo su un suo gesto specifico o una sua espressione particolare, riusciamo a prevedere cosa sta per fare! Negli ultimi tempi mi capita di farci caso sempre più spesso e la cosa mi diverte.
C'è quello che deve farti una domanda spinosa e prima esordisce con un "Ma...." (prolungando molto il suono della vocale) per poi sputare fuori l'interrogativo che lo attanaglia a velocità doppia rispetto al suo tradizionale ritmo di parola, quasi a recuperare il tempo bruciato con quella vocale esitante.
C'è quello che mette le braccia dietro la schiena e raddrizza la postura...in quell'istante sai che sta per chiederti qualcosa per il quale necessita di assumere un portamento in grado di schierarlo subito dalla parte del Giusto, per metterti alle strette e obbligarti alla risposta.
C'è quello che approfitta di un indizio scaturito dalla TV o dal giornale che tiene sotto agli occhi per fare partire qualche discussione a lungo rimandata; coglie efficacemente al balzo un commento fugace in un servizio del TG riguardo qualche questione che coinvolge anche te e ne approfitta per aggrapparvisi e intavolare una discussione per la quale non riusciva a trovare l'intro più adatta...

Tutto questo sarebbe solo uno sterile esercizio mentale se non svelasse un elemento ancora più affascinante: non solo siamo in grado, in circostanze come quelle qua sopra, di indovinare quello che sta per fare il nostro soggetto ma anche il contenuto del suo intervento. Sappiamo già cosa ci dirà, perchè il modo in cui si sta ponendo verso di noi è senza dubbio indicativo. Lo so quando i miei genitori stanno per uscirsene con un commento simpatico o con un rimbrotto e questo non per via del loro umore giornaliero ma proprio per l'atteggiamento che assumono rivolgendosi a me. Potrei intercettarli a metà della frase (anche all'inizio, a dirla tutta) e dare subito una risposta; potrei evitare innumerevoli chiacchiere sfruttando la conoscenza del loro linguaggio del corpo maturata in anni e anni ed evitare discussioni, piazzando la risposta corretta che già so!
Ma sapete cosa trovo buffo in tutto questo? Il fatto che quasi tutti noi, di fronte a un simile vantaggio psicologico...ci comportiamo come se non lo avessimo affatto! Quante volte ci siamo sorbiti discussioni infernali che già sapevamo sarebbero avvenute? Quante volte abbiamo comunque percorso tutti i passaggi canonici in questi ambiti, quasi fosse la prima occasione in cui simili argomenti venivano trattati...ma così non era?

Perchè lo facciamo? Perchè non sfruttiamo (quasi) mai l'innegabile vantaggio dovuto all'osservazione prolungata e allo stretto rapporto che ci lega all'interlocutore in questione? Forse preferiamo che le cose proseguano così come le conosciamo...forse vogliamo che quelle discussioni avvengano al solito modo proprio perchè sono familiari, quasi rassicuranti anche se dettate da arrabbiatura o sfocianti in sfuriate/litigate.
Forse il più delle volte preferiamo la tradizionale tempesta invece della sconosciuta quiete...

venerdì 3 settembre 2010

"Perchè non scrivi più sul Blog???"

Ecco, posso ipotizzare che, alla quarta ripetizione della suddetta domanda io mi senta libero di stufarmi? Perdonatemi ma riuscite a leggere il titolo di questo piccolo angolo dell'internettiano mondo? Questo è Tempo Buttato, gente; minuti delle vostre vite passate a scorrere righe che si limitano a cercare di incolonnare pensieri sconnessi di un perfetto sconosciuto! Lo scopo primario di questo blog è sempre stato quello di ospitare occasionali sfoghi, amarcord, commenti, opinioni, insulti...e non di diventare un spazio fisso, una rubrica settimanale, un obbligo per il sottoscritto.

Quanto falsi, artefatti, rimasticati e risputati sarebbero i miei post qui sopra se dovessi combattere con l'imposizione di scriverli?
Amo aprire questa pagina solo ed esclusivamente quando sento di avere qualcosa da dire...non trovo qualcosa da dire solo per aprire questa pagina!
Ritengo che sapere con precisione e certezza i momenti in cui si percepisca di avere qualcosa da raccontare sia una dote da coltivare perchè estremamente importante per il quieto e sereno vivere. Odio dal profondo del mio cuore di cinico (che non si atteggia a realista, però) tutte quelle persone che vivono con il terrore del silenzio! Odio il fatto che debbano immediatamente mettersi al riparo da tale maestoso incubo fatto di vuoto assoluto vomitando frasi e argomenti irrimediabilmente banali e trascurabili. Odio il fatto che non riescano a capire quanto il valore del parlare nasca anche dal silenzio che intervalla il parlare. Come il compiere ripetutamente un'azione particolarmente carina rischia di esaurirne il fascino proprio perchè la rende quotidiana e prevedibile così il non concedersi lunghi periodi di silenzio priva di valore ciò che si dice, lo rende perennemente uguale a se stesso, indipendentemente dagli argomenti.

Quindi perdonatemi se, a volte, amo sperimentare quello che è apparentemente un evento impossibile, ovvero un pò di sano silenzio all'interno del World Waste of Time. Forse non ci crederete, ma imparare quando e come aprire bocca può essere qualcosa che i vostri conoscenti e amici forse non vi chiederebbero mai ma che, nel momento in cui ne doveste dare prova, verrebbe enormemente apprezzato!