mercoledì 5 maggio 2010

Non era Meglio...

Percorro come capita spesso una frequentata via cittadina e incappo in un volto che mi squadra, sgrana gli occhi e mi viene incontro con aria incredula. Il volto e gli occhi in questione appartengono a una vecchia conoscenza che risale ai tempi del liceo, un coetaneo che incontravo e frequentavo spesso, all'epoca. Apparteneva a un'altra sezione, non eravamo mai stati in classe insieme, facevamo lunghe chiacchierate nelle pause tra le lezioni, durante l'intervallo e durante le ore di Educazione Fisica, le uniche che mettevano in comune i maschi delle varie sezioni.
Ammetto che la mia memoria diventa sempre più farraginosa con il passare del tempo ma lui non è cambiato: il suo è lo stesso volto pacioso e dai tratti adolescenziali che aveva in quegli anni, solo impreziosito da qualche capello bianco sulle tempie e da un abito impeccabile che lo qualifica inesorabilmente come "Adulto Posato e Lavoratore". Ci scambiamo due parole, io fingo di rimembrare alcuni deliranti soprannomi di compagni di sbronze adolescenziali di cui a stento ricordo i lineamenti...e poi...all'improvviso...lui sospira e pronuncia una frase in grado di gelarmi il sangue seduta stante:
"Certo che erano davvero belli quei tempi...ci tornerei anche subito!"
Devo spiegarvi il perchè del mio sconforto: questo individuo, nel "dorato mondo liceale" era quanto di più vicino allo zimbello dell'istituto si possa pensare. Ogni singolo giorno era vittima di sfottò, canzonature, battutacce...era, se possibile, fisicamente più impedito di me durante le partite di calcetto e non sarebbe riuscito a fare una battuta a pallavolo neanche vendendo l'anima al Diavolo. Ricordo con estrema facilità i miei pensieri al riguardo, quando lo vedevo andare via da scuola al termine della giornata e salire in auto con suo padre: "Chissà che incubo deve essere per lui questo posto!"
Invece ora scopro che il simpatico ex-zimbello rimpiange amaramente quei tempi e la cosa mi getta nello sconforto. Com'è possibile? Cosa è cambiato nella sua percezione delle cose per giustificare una tale metamorfosi?
Siamo così insoddisfatti della nostra vita presente da rimpiangere il passato e indorarlo anche se faceva schifo? Guardando questa persona con cui, anni fa, ho passato molto tempo mi veniva da riflettere su quanto vuota e triste doveva essere la sua vita se persino il ricordo di un periodo così frustrante era diventato desiderabile e fonte di rimpianti. Possibile che le cose avvenute nel passato siano, ai nostri occhi, sempre migliori di quelle presenti solo perchè abbiamo maturato abbastanza distanza da poterle "inscatolare" in qualche categoria e catalogarle con relativa facilità rispetto ai giorni confusi e nebulosi in cui siamo immersi nel presente?
Mi spiace tanto, vecchio amico mio, ma se fossi in te ripenserei a quegli anni con il piglio del veterano che è scampato a morte certa sul campo di battaglia...fidati...

1 commento:

  1. Bella riflessione... devo dire che è molto profonda e veritiera. Rimpiangiamo sempre il passato perchè lo consideriamo migliore del presente, certo che se sapessimo cosa ci riserva il futuro magari potremmo anche cambiare opinione... ricadiamo quindi su frammenti della nostra vita passata che rimangono indelebili.
    A mio parere è sempre bello ricordare anche se magari non sono i migliori! Certo, poi se fossi stata in questo tuo vecchio amico col cavolo sarei tornata ai giorni del liceo!

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